Angel Beats è un anime giapponese creato da Jun Maeda, il cui debutto nelle TV nipponiche è collocato nella prima metà dell' anno 2010. Caratteristica peculiare della vicenda narrata è la sua brevità, essendo questa rappresentata in soli tredici episodi dalla durata di circa venti minuti ed arricchita da due OAV e un episodio extra.
La storia ha luogo in un istituto scolastico che si trova in un mondo a metà tra la terra e il paradiso, nel quale giovani ragazzi deceduti si ritrovano in attesa che la loro anima si reincarni in una nuova vita, senza lasciare alcuna traccia di sé. Il personaggio seguito è Otonashi, un ragazzo che ha perso ogni ricordo riguardante la sua vita terrena.
Dalle prime impressioni, la trama può risultare un po' confusionaria, così come la sua ambientazione. Solo negli ultimi episodi alcune meccaniche risultano più chiare e l’extra, di soli due minuti di durata, rappresenta la tessera mancante del mosaico.
Per quanto riguarda i disegni, si tratta di un anime nella media, mentre gli art work dei diversi protagonisti e le loro personalità sono sufficienti. La colonna sonora è piuttosto apprezzabile: i brani sono melodici e calmi, orecchiabili e ben fatti nel complesso.
Nonostante la brevità della storia, nei tredici episodi viene condensata bene una vicenda dalla grande intensità sentimentale, che in alcuni momenti tocca livelli ai quali spesso la maggior parte degli anime non abitua. Per questo, è consigliabile a chi apprezza particolarmente sentimenti malinconici e forti.
I temi risultano attuali e talvolta delicati, anche se non mancano momenti di sterilità discorsiva. Nel complesso, ANGEL BEATS è un anime con molti limiti ma con altrettanti punti di forza. La trama può dare l’impressione di essere un po' campata in aria, ma il finale della storia è comunque davvero ben fatto.
Voto finale 7
La storia ha luogo in un istituto scolastico che si trova in un mondo a metà tra la terra e il paradiso, nel quale giovani ragazzi deceduti si ritrovano in attesa che la loro anima si reincarni in una nuova vita, senza lasciare alcuna traccia di sé. Il personaggio seguito è Otonashi, un ragazzo che ha perso ogni ricordo riguardante la sua vita terrena.
Dalle prime impressioni, la trama può risultare un po' confusionaria, così come la sua ambientazione. Solo negli ultimi episodi alcune meccaniche risultano più chiare e l’extra, di soli due minuti di durata, rappresenta la tessera mancante del mosaico.
Per quanto riguarda i disegni, si tratta di un anime nella media, mentre gli art work dei diversi protagonisti e le loro personalità sono sufficienti. La colonna sonora è piuttosto apprezzabile: i brani sono melodici e calmi, orecchiabili e ben fatti nel complesso.
Nonostante la brevità della storia, nei tredici episodi viene condensata bene una vicenda dalla grande intensità sentimentale, che in alcuni momenti tocca livelli ai quali spesso la maggior parte degli anime non abitua. Per questo, è consigliabile a chi apprezza particolarmente sentimenti malinconici e forti.
I temi risultano attuali e talvolta delicati, anche se non mancano momenti di sterilità discorsiva. Nel complesso, ANGEL BEATS è un anime con molti limiti ma con altrettanti punti di forza. La trama può dare l’impressione di essere un po' campata in aria, ma il finale della storia è comunque davvero ben fatto.
Voto finale 7
Recensione a cura di Maru