Killing Bites è una serie manga giapponese scritta da Shinya Murata e illustrata da Kazasa Sumita. Ha fatto la sua prima comparsa nel novembre del 2013 nella rivista manga di Shogakukan Monthly Hero's.Un adattamento della serie televisiva animata composta da 12 episodi prodotta da Liden Films è stato presentato in anteprima il 13 gennaio 2018 nel blocco Animeism su MBS.
Nel mondo di Killing Bites sono presenti persone che sono state create attraverso esperimenti con gli animali ed è nata una nuova razza ibrida uomo-animale. Queste persone vengono ingaggiate per partecipare ad uno scontro all’ultimo sangue tra squadre chiamato “Destroyal Death Match”, dove il vincitore è l’ultimo concorrente vivo. In questo mondo troviamo anche Nomoto Yuuya, un liceale che durante una notte viene convinto a fare da autista insieme ad altri ragazzi in cerca di ragazze da rimorchiare. Durante il loro giro adescano Hitomi, una ragazza con una forza fuori dal comune, che massacra tutti i passeggeri tranne Nomoto. Da qui in poi Nomoto sarà costretto ad accettare il suo destino.
Killing Bites si presenta come la rappresentazione animata di una Battle Royal dove al posto di umani ci sono ibridi con super poteri e caratteristiche uniche derivanti da ogni tipo di animale. Sicuramente questo genere di anime riesce a catturare un grande numero di spettatori grazie sia al fanservice presente al suo interno ma anche grazie alla particolarità degli scontri tra i giocatori.
Personalmente ho trovato la serie coinvolgente nonostante la sua trama semplice. Ho apprezzato l’approfondimento sulla storia di Hitomi così da spiegare alcuni buchi di trama che si sono formati durante gli episodi. Le animazioni sono curate nei primi episodi ma si nota un calo dei particolari durante il corso della serie, soprattutto quando i personaggi sono rappresentati in lontananza. Tutti i personaggi principali hanno una loro caratterizzazione unica che li rende apprezzabili e ci permette di immedesimarci bene in ognuno di loro. Ho trovato divertenti i momenti “documentario” dove la voce narrante spiega le caratteristiche di ogni specie dando così un senso alle varie situazioni che si vengono a creare dentro alla serie.
Una cosa che non ho apprezzato molto è stata una scena nella parte finale della prima stagione dove viene rappresentato, neanche in modo troppo velato, un comportamento del leone nei confronti della sua controparte femminile, comportamento che avrei fatto solo spiegare dalla voce narrante senza una rappresentazione con i personaggi.
In conclusione Killing Bites riesce ad intrattenere e permette allo spettatore di partecipare ad un gioco al massacro senza regole. Consiglio la visione a chi piace il genere azione o a chi cerca del fan-service ma con qualcosa in più.
Voto 7
Nel mondo di Killing Bites sono presenti persone che sono state create attraverso esperimenti con gli animali ed è nata una nuova razza ibrida uomo-animale. Queste persone vengono ingaggiate per partecipare ad uno scontro all’ultimo sangue tra squadre chiamato “Destroyal Death Match”, dove il vincitore è l’ultimo concorrente vivo. In questo mondo troviamo anche Nomoto Yuuya, un liceale che durante una notte viene convinto a fare da autista insieme ad altri ragazzi in cerca di ragazze da rimorchiare. Durante il loro giro adescano Hitomi, una ragazza con una forza fuori dal comune, che massacra tutti i passeggeri tranne Nomoto. Da qui in poi Nomoto sarà costretto ad accettare il suo destino.
Killing Bites si presenta come la rappresentazione animata di una Battle Royal dove al posto di umani ci sono ibridi con super poteri e caratteristiche uniche derivanti da ogni tipo di animale. Sicuramente questo genere di anime riesce a catturare un grande numero di spettatori grazie sia al fanservice presente al suo interno ma anche grazie alla particolarità degli scontri tra i giocatori.
Personalmente ho trovato la serie coinvolgente nonostante la sua trama semplice. Ho apprezzato l’approfondimento sulla storia di Hitomi così da spiegare alcuni buchi di trama che si sono formati durante gli episodi. Le animazioni sono curate nei primi episodi ma si nota un calo dei particolari durante il corso della serie, soprattutto quando i personaggi sono rappresentati in lontananza. Tutti i personaggi principali hanno una loro caratterizzazione unica che li rende apprezzabili e ci permette di immedesimarci bene in ognuno di loro. Ho trovato divertenti i momenti “documentario” dove la voce narrante spiega le caratteristiche di ogni specie dando così un senso alle varie situazioni che si vengono a creare dentro alla serie.
Una cosa che non ho apprezzato molto è stata una scena nella parte finale della prima stagione dove viene rappresentato, neanche in modo troppo velato, un comportamento del leone nei confronti della sua controparte femminile, comportamento che avrei fatto solo spiegare dalla voce narrante senza una rappresentazione con i personaggi.
In conclusione Killing Bites riesce ad intrattenere e permette allo spettatore di partecipare ad un gioco al massacro senza regole. Consiglio la visione a chi piace il genere azione o a chi cerca del fan-service ma con qualcosa in più.
Voto 7
Recensione a cura di Maru