Wolf Children - Ame e Yuki i bambini lupo (おおかみこどもの雨と雪 Ōkami Kodomo no Ame to Yuki) è un film d'animazione giapponese del 2012 diretto da Mamoru Hosoda. In Italia, l'anime è stato pubblicato dalla Dynit, il 13 novembre 2013. La sua premiere mondiale è stata il 25 giugno 2012 a Parigi. Per realizzare il film, il regista Mamoru Hosoda ha fondato lo studio d'animazione Studio Chizu, che coprodurrà pellicole insieme allo studio Madhouse.
Yoshiyuki Sadamoto, divenuto celebre con Neon Genesis Evangelion ha curato il character design del film.
Hana è una ragazza riservata e non si conosce nulla della sua vita precedente all’incontro con l’uomo-lupo di cui si innamora. Diventata madre, divide i sui sforzi tra l’impresa di arrivare alla fine del mese e l’educazione dei due figli Ame (letteralmente ‘pioggia’) e Yuki (letteralmente ‘neve’).
Per proteggere il segreto dei sui bambini, che mutano continuamente da cuccioli lupo a bambini, una volta rimasta sola Hana decide di trasferirsi con loro in un piccolo villaggio di campagna, confidando in una vita appartata e tranquilla . La nuova casa è in uno stato pietoso, ma la famiglia riesce a cavarsela grazie all'aiuto dei vicini, che insegnano a Hana come coltivare la terra, mentre Yuki incomincia a desiderare di conoscere altri bambini della sua età. Intanto Ame, che era sempre debole e malaticcio, inizia ad acquisire confidenza in sé stesso dopo aver tentato di catturare un martin pescatore. Yuki riesce a convincere la madre a lasciarla andare a scuola, a patto che non si trasformi in lupo in mezzo alla gente. A tal scopo, Hana le insegna una frase di scongiuro (se promessa infrangerai saranno guai), e Yuki riesce ad ambientarsi benissimo, specie dopo che decide di diventare più "femminile" capendo che le bambine non catturano serpenti e non mettono carcasse di topi nel proprio scrigno del tesoro. Invece Ame non è molto entusiasta della scuola, tanto che sua sorella deve spesso salvarlo dai prepotenti e lui preferisce accompagnare la madre al lavoro, dato che lei lavora come assistente in una riserva naturale. Qui Ame incontra un lupo adulto solo per scoprire che questi non è selvatico, ma incomincia a desiderare di vivere da lupo.
Da qui in poi Ame e Yuki impareranno a conoscere la loro doppia natura, preparandosi ad affrontare la vita e il destino.
Il film mi ha stupito, dal titolo e dalla trama non pensavo potesse avere anche elementi drammatici come la perdita di un parente. In wolf Children, Hosoda torna a focalizzarsi sulla famiglia raccontando lo strano destino di una studentessa che si innamora di un uomo-lupo e di come la diversità non rappresenti un problema. In questo film è interessante come le tecniche d’animazione tradizionale in 2D, specialità giapponese, e le tecniche digitali in 3D siano ben itegrate tra loro. Ho travato ben riuscita la realizzazione dell’opera e nonostante l’immagine di copertina suggerisca sia un film per un target infantile si è rivelato molto più complesso e intenso. Ho apprezzato molto il lavoro svolto da tutto il Team Tecnico.
Voto 8
Yoshiyuki Sadamoto, divenuto celebre con Neon Genesis Evangelion ha curato il character design del film.
Hana è una ragazza riservata e non si conosce nulla della sua vita precedente all’incontro con l’uomo-lupo di cui si innamora. Diventata madre, divide i sui sforzi tra l’impresa di arrivare alla fine del mese e l’educazione dei due figli Ame (letteralmente ‘pioggia’) e Yuki (letteralmente ‘neve’).
Per proteggere il segreto dei sui bambini, che mutano continuamente da cuccioli lupo a bambini, una volta rimasta sola Hana decide di trasferirsi con loro in un piccolo villaggio di campagna, confidando in una vita appartata e tranquilla . La nuova casa è in uno stato pietoso, ma la famiglia riesce a cavarsela grazie all'aiuto dei vicini, che insegnano a Hana come coltivare la terra, mentre Yuki incomincia a desiderare di conoscere altri bambini della sua età. Intanto Ame, che era sempre debole e malaticcio, inizia ad acquisire confidenza in sé stesso dopo aver tentato di catturare un martin pescatore. Yuki riesce a convincere la madre a lasciarla andare a scuola, a patto che non si trasformi in lupo in mezzo alla gente. A tal scopo, Hana le insegna una frase di scongiuro (se promessa infrangerai saranno guai), e Yuki riesce ad ambientarsi benissimo, specie dopo che decide di diventare più "femminile" capendo che le bambine non catturano serpenti e non mettono carcasse di topi nel proprio scrigno del tesoro. Invece Ame non è molto entusiasta della scuola, tanto che sua sorella deve spesso salvarlo dai prepotenti e lui preferisce accompagnare la madre al lavoro, dato che lei lavora come assistente in una riserva naturale. Qui Ame incontra un lupo adulto solo per scoprire che questi non è selvatico, ma incomincia a desiderare di vivere da lupo.
Da qui in poi Ame e Yuki impareranno a conoscere la loro doppia natura, preparandosi ad affrontare la vita e il destino.
Il film mi ha stupito, dal titolo e dalla trama non pensavo potesse avere anche elementi drammatici come la perdita di un parente. In wolf Children, Hosoda torna a focalizzarsi sulla famiglia raccontando lo strano destino di una studentessa che si innamora di un uomo-lupo e di come la diversità non rappresenti un problema. In questo film è interessante come le tecniche d’animazione tradizionale in 2D, specialità giapponese, e le tecniche digitali in 3D siano ben itegrate tra loro. Ho travato ben riuscita la realizzazione dell’opera e nonostante l’immagine di copertina suggerisca sia un film per un target infantile si è rivelato molto più complesso e intenso. Ho apprezzato molto il lavoro svolto da tutto il Team Tecnico.
Voto 8
Recensione a cura di Maru